7 febbraio Giornata Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo

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Il termine “bullismo”, con il quale è stato rubricato un fenomeno che padroneggia tristemente le nostre cronache quotidiane, circoscrive e individua con precisione una sciagurata attitudine – esistente da tempo immemore – al dileggiare, soverchiare, minacciare e persino usare violenza nei confronti di chi sia ritenuto WSpiù debole o vulnerabile, diffusa massimamente fra giovani e giovanissimi; ma ciò che una volta veniva superficialmente ritenuto una sorta di inevitabile rito di passaggio all’età adulta, e lasciato sbrigativamente cadere nella categoria delle “ragazzate” – spesso senza conseguenza alcuna – oggi è osservato con un’ottica più avveduta e lucida, tesa a disvelare la sua natura brutale, prevaricante e irta di pericoli.

L’Amministrazione del Comune di Rivoli intende porre un alto grado di attenzione e impegno al fine di contenere e contrastare questo atteggiamento tanto diffuso quanto insidioso” ha dichiarato in proposito l’Assessore alle Pari Opportunità Alessandra Dorigo, che ha proseguito sottolineando:il rischio è infatti che non sia percepito nella sua reale entità, e quindi possa venire sottovalutato da educatori e genitori anche perché abilmente camuffato dagli artefici delle angherie”.

Da quattro anni a questa parte, il 7 di febbraio ricorre la Giornata Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo – espressione quest’ultimo dei medesimi comportamenti intimidatori e beffardi, perpetrati però sul web -, istituita per portare a conoscenza e sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla tematica: la gravità delle condotte descritte non può passare sotto silenzio, ma esige un’analisi rigorosa delle cause scatenanti e degli effetti generati, e di conseguenza una serie di misure ad hoc messe in campo perché si possa arrivare a creare ambienti più sicuri e sereni per le nuove generazioni.

A tal proposito, l’Assessore alle Pari Opportunità Alessandra Dorigo ha programmato il colloquio con la Presidentessa dell’Associazione rivolese Miky Boys Maria Catrambone Raso, che oggi vi proponiamo: come avrete modo di vedere, il confronto verte sulla nascita di questo gruppo, avvenuta nel 2018 a seguito di una tragedia consumatasi proprio in virtù di anni di prepotenze e violenze psicologiche ai danni di un giovane di soli 17 anni, che hanno fatto maturare nella sua mente il proposito di compiere una scelta estrema. Questo ragazzo, nell’indifferenza dei suoi aguzzini che pure aveva voluto allertare tramite un’accorata missiva, è riuscito purtroppo a portare a termine ciò a cui la disperazione l’aveva condotto, togliendosi la vita il 23 di febbraio del 2018; l’Associazione, fondata dalla mamma -la signora Catrambone, appunto – è dedicata alla sua memoria, e si è data lo scopo di trasformare un dramma di tale portata in un’occasione per riflettere, crescere, comunicare, facendosi portatrice di un messaggio edificante e costruttivo. La missione di Miky Boys è quella di parlare del fenomeno per mezzo di ogni canale possibile, rivolgendosi in particolare alle scuole, e denunciandone con forza la diffusione e la pericolosità, perché tragedie tanto assurde e crudeli non debbano mai più verificarsi.

Il dato che più ci allarma è la capillare diffusione del fenomeno, in risposta alla quale intendiamo dare un impulso di utilità pedagogica, delle indicazioni per far fronte alla prassi quotidiana” ha chiosato l’Assessore Dorigo, che per la realizzazione del video ha coinvolto anche la dottoressa Giuseppina Filieri della Fondazione Asso.Safe, nonché psicologa facente parte dell’organico dell’Associazione rivolese, che si rivolgerà direttamente a tutte le figure coinvolte in questo genere di dinamiche, dagli insegnanti e genitori ai bambini e ragazzi, perché possano rispettivamente riconoscere per tempo e gestire con minore difficoltà il problema laddove si presenti.

La cronaca ci ha descritto impietosa di come si possa venire, letteralmente, “bullizzati a morte”, e l’Amministrazione intende intervenire nel merito con tutti gli strumenti a sua disposizione.

Questo momento di carattere formativo ed edificante vorrebbe costituire il preludio ad una più organica e strutturata collaborazione futura fra il Comune di Rivoli e l’Associazione Miky Boys, che si esprimerà attraverso dei corsi, rivolti in primo luogo alle scuole ma aperti a chiunque desideri iscriversi, studiati dalla dottoressa Filieri stessa in collaborazione con professionisti esperti in area psicologica, sociale, criminologica, legale e informatica; l’offerta includerà naturalmente delle testimonianze dirette, in primo luogo quella della Presidentessa dell’Associazione. La modalità dei predetti corsi sarà studiata in ottemperanza delle norme che regolano le restrizioni pandemiche contingenti, e che a seconda delle esigenze potranno tenersi sia in presenza che on line.

Maggiori dettagli su tempistiche, modalità e costi verranno forniti non appena possibile, e saranno dettagliati sul sito web del Comune di Rivoli: dunque, restate collegati, con l’augurio che questa visione possa essere foriera di riflessioni e ricca di spunti.

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