E’ stato presentato questa mattina, Mercoledì 19 Aprile 2017, lo spettacolo ” #afuturamemoria ” realizzato dai giovani che hanno partecipato TRENO DELLA MEMORIA 2017 con lo scopo di raccontare e dare una restituzione dell’esperienza ai ragazzi di Rivoli, in particolare agli studenti dell’Istituto G. Natta di Rivoli, dove si è svolta la rappresentazione.
La scena era divisa in tre parti: una zona grigia centrale che divideva due valigie.
Una era la vecchia valigia che conteneva le aspettative prima di partire: pensieri, parole, opinioni .. in breve da cosa sono partiti e che cosa si aspettavano di trovare.
Per raggiungere l’altra valigia, i giovani viaggiatori dovevano attraversare la zona grigia della memoria collettiva, zona che era sì fotografia del passato ma anche luce che incide e segna il presente.
E infatti i ragazzi raggiungevano la valigia nuova diversi e cambiati dal viaggio.
Questa seconda valigia serviva a contenere ciò che si sono portati dietro dal viaggio.
Ma qual è la funzione della memoria?
Ricordare il passato per non commettere gli stessi errori.
Alcuni dei partecipanti del Treno della Memoria hanno allora portato l’attenzione su temi attuali, o del passato prossimo, quali l’Apartheid– razzismo Sudafricano per cui tutta la popolazione non bianca veniva costretta a vivere in uno stato di inferiorità e soggetta a umilianti proibizioni -,
la storia del Suicidio di massa Tempio del Popolo (People’s Temple) del’78 – suicidio-omicidio che ha fatto strage di circa 900 persone in Guyana, Amercia del Sud – ,
la guerra in Siria e il recente caso del campo di concentramento per omossessuali in Cecenia.
Ingiustizie e discriminazioni ci sono ancora oggi, nonostante si parli tanto di Olocausto e Memoria; il passato è importante ma ancor più importante è il non essere indifferenti.
E’ infatti l’indifferenza, il “chissenefrega-quotidiano”, ad uccidere e a permettere che tali ingiustizie si verifichino ancora oggi.
La mattinata si è infine conclusa con un video di immagini e sketch accompagnati da musica e catturati durante il viaggio.