Il bilancio delle prime giornate di vaccinazione è positivo: 1450 persone ultra ottantenni hanno già ricevuto il vaccino, oltre 3000 hanno già avuto conferma, via sms e via mail, del loro appuntamento, tutte le sedi previste sono state attivate.
La macchina organizzativa ha preso il via domenica scorsa, vede impegnati medici e infermieri, personale amministrativo di supporto, direttori di distretto, la direzione infermieristica, un coordinamento aziendale, oltre alla collaborazione dei medici di medicina generale, delle associazioni di volontariato e delle amministrazioni comunali, per una campagna di vaccinazione che non ha
precedenti per numero di cittadini coinvolti, difficoltà logistiche, caratteristiche della popolazione chiamata in questa fase ad aderire.
Oltre agli over 80, le vaccinazioni anti Covid-19 proseguono per tutte le altre fasce previste dal piano vaccinale nazionale: operatori sanitari, personale scolastico, forze dell’ordine, personale e ospiti delle RSA.
Il totale delle vaccinazioni fino ad ora effettuate nell’AslTo3 è di 28.715 dosi
somministrate, di cui 17.429 prime dosi e 11.286 seconde dosi (dati complessivi aggiornati al 24 febbraio).
Gli ultra ottantenni stanno rispondendo positivamente alla campagna, che nel loro caso presenta tuttavia alcune criticità. La principale è legata all’anamnesi, sempre necessaria prima di una vaccinazione, e che richiede tempi diversi a seconda delle patologie in essere, spesso presenti nelle persone anziane e che quindi necessitano di approfondimenti ulteriori e di un tempo maggiore rispetto alla media.
La seconda criticità è di tipo logistico, perché si tratta in buona parte di persone con difficoltà di deambulazione o che comunque vengono accompagnate, di fatto moltiplicando lo spazio necessario nelle aree di attesa.
“L’adesione degli ultra 80enni del nostro territorio” spiega Franca Dall’Occo, Direttore Generale AslTo3 “è stata fino ad ora esemplare. L’azienda sta lavorando con grandissimo impegno per ridurre al minimo il disagio degli spostamenti e delle attese che in questi primi giorni abbiamo riscontrato in alcuni presidi. Ai medici di famiglia chiediamo di avvisare i loro pazienti, o i familiari, della necessità di portare con sé la documentazione medica, in modo da
facilitare le operazioni di anamnesi. Da parte nostra, stiamo rivalutando il numero delle prenotazioni per ogni ora, per cercare di diluire ulteriormente le presenze in
contemporanea nella stessa sede, tarandole sul tempo medio di vaccinazione, che per questa fascia di età si sta rivelando maggiore. I distretti inoltre sono pronti ad inserire nuove disponibilità di medici di medicina generale, in modo da offrire altre sedute di vaccinazione. L’obiettivo rimane quello di vaccinare tutti nel più breve tempo possibile, a salvaguardia della salute dei nostri cittadini.”