Attività antibracconaggio e antiveleno a tutela della fauna selvatica

anti veleno


L’uso del veleno è una pratica illegale e pericolosa.
Le esche avvelenate vengono usate pensando di difendere il bestiame da orsi
e lupi, per liberarsi della concorrenza di volpi e rapaci nella caccia di lepri e fagiani
o addirittura per eliminare gli animali dei vicini ma il veleno non sceglie le sue vittime.

Le esche possono contaminare corsi d’acqua e terreni provocando danni
incalcolabili agli ecosistemi anche nel tempo.

Ecco perchè ci sono le Unità Cinofile Antiveleno. Sono formate dalla coppia cane-conduttore, 
costituite da militari dell’Arma dei Carabinieri, da Guardiaparco e altro
personale degli Enti Parco, da agenti della Polizia provinciale, del Nucleo regionale
di vigilanza, della Città Metropolitana di Torino, e da cani antiveleno
specializzati nell’individuare quantità anche minime di sostanze tossiche
sparse sul terreno.