A ricordo dei partigiani fucilati nella Caserma Mario Ceccaroni di Rivoli

fotoFARINA

Il 10 marzo 1945 vennero fucilati sette partigiani all’interno della Caserma Ceccaroni (all’epoca conosciuta come Casermette Funzionali).

I loro nomi, più quello di Eliodoro Piol, padre dei fratelli Piol, sono tutti incisi nella lapide posta all’esterno del muro della Caserma Mario Ceccaroni posata in memoria dei caduti.

Negli anni passati la cerimonia si è sempre tenuta il 10 marzo, ma quest’anno per ragioni legate all’emergenza sanitaria in corso non sarà possibile farla.

Il Sindaco Andrea Tragaioli dichiara “È importante tramandare la memoria di questi fatti, perché costituisce un patrimonio morale, culturale ed etico fondamentale per le nuove generazioni e insieme a tutta l’Amministrazione si rinnova il nostro impegno istituzionale nei riguardi dell’Anpi e di tutti coloro che aiutano a custodire i cippi, i luoghi ed i monumenti che ricordano gli episodi della nostra Liberazione, che sono patrimonio di tutti”.

LA STORIA

La caserma fu costruita tra il 1939 e il 1941 con la denominazione di ‘Casermette funzionali’. La struttura divenne operativa nei primi mesi del 1942.
A seguito dell’armistizio firmato l’8 settembre 1943 i militari di stanza nelle Casermette abbandonarono l’area, che venne occupata da militari tedeschi della Wehrmacht e dalla Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) della Repubblica Sociale di Salò.
Negli anni tra il 1944 e il 1945 i sotterranei ubicati sotto l’attuale palazzina Comando vennero utilizzati come celle di detenzione.  Qui vennero rinchiusi e torturati numerosi partigiani, dodici dei quali furono successivamente fucilati.
La prima vittima fu Eliodoro Piol (43 anni), partigiano della 43 a Divisione “Sergio De Vitis”, torturato nelle celle delle Casermette di Rivoli; il suo corpo fu ritrovato nel mese di giugno del 1944 in Strada Rivalta sotto il ponte del Rio Garos.
Il 25 febbraio 1945 vennero fucilati
Rocco Galliano (23anni), medaglia d’argento al valor militare,
Carlo Leone (23 anni),
Gaetano Montesanto (23 anni) e
Antonio Paracca (24 anni).

Il 10 marzo 1945 vennero fucilati

Luigi Moschini

Luciano Berton (24 anni),
Lucco Borlera (22 anni),
Francesco Novelli (19 anni),
Giuseppe Tartaglione (23 anni),
Giuseppe Cassinelli (23 anni),
Luigi Moschini (19 anni)
e il capitano Renato Molinari (35 anni), medaglia d’argento al valor militare.
Qui Ulteriori informazini su questi partigiani

Materiale:
storia casermette ( rivolidistoria.it ):
http://www.rivolidistoria.it/CONTEVERDE/PANNELLI/ES_Casermette.compressed.pdf