Un concerto-evento con protagonisti la pianista siciliana Sade Mangiaracina alla guida del suo trio composto da Marco Bardoscia al contrabbasso, Gianluca Brugnano alla batteria e – ospite speciale – la splendida voce di Chiara Galiazzo, vincitrice della sesta edizione di XFactor, più volte sul palco del Festival di Sanremo e vincitrice del Wind MusicAward del 2013. «La nostra musica si incontra sui temi dell’amore per le persone, ma specialmente per la terra nella quale viviamo» raccontano Mangiaracina e Galiazzo: da queste riflessioni nasce “Ti meriti un amore”, un’unione spontanea e intensa tra le due anime del jazz e del pop.
Con un repertorio che fonde sonorità, generi, suggestioni poetiche e musicali, “Ti meriti un amore” è il dialogo di due profili artistici che si ritrovano e si completano, un’incursione musicale ed esperienziale di mondi che si assimilano, arrivando ad identificarsi l’uno con l’altro, tra composizioni di Galiazzo, come “Straordinario”, “Nessun posto”, “L’ultima canzone del mondo”, interpretazioni e riscritture inedite di un immaginario squisitamente anni ‘90 (“Earth song”, Michael Jackson, “Kiss me” Sixpence None The Richer), nonché estratti dai due ultimi e rilevanti lavori discografici di Sade pubblicati dalla Tǔk Music di Paolo Fresu: “Le mie donne” (2018) ispirato da alcune importanti figure femminili del Novecento e “Madiba” (2021) dedicato e donato al simbolo della lotta per dei diritti umani, Nelson Mandela.
«‘Ti meriti un amore’ vuole essere un omaggio, da parte dell’Istituto Musicale Città di Rivoli in sinergia con la Città di Rivoli, alle conquiste sociali, economiche e politiche delle quali le donne devono necessariamente rimanere protagoniste – spiega il Vicesindaco Laura Adduce – al contempo un monito. Affinché si renda sempre meno urgente, nel mondo del lavoro (dunque anche dell’arte), della famiglia e di ogni sfera sociale, ribadire un’eguaglianza di genere che deve invece rivelarsi condizione naturale». «L’Istituto Musicale – aggiunge il Direttore Filippo Bulfamante – è da sempre attento alla sensibilizzazione riguardo a tematiche di ordine sociale ed etico, raccontate e divulgate attraverso la musica e i linguaggi più immediati, ovvero quelli delle arti performative».