Il Sindaco risponde


Adesione ai valori dell’antifascismo da parte dei soggetti che richiedono la concessione di suolo pubblico, spazi e sale di proprietà comunale.
Alcuni cittadini mi hanno chiesto le motivazioni alla base della delibera comunale che obbliga le organizzazioni politiche, che intendano svolgere attività di propaganda/promozione, a sottoscrivere una preventiva adesione ai valori dell’antifascismo.
La delibera, votata all’unanimità dal Consiglio comunale, trova origine negli episodi di cronaca che hanno registrato un preoccupante “ritorno” di atteggiamenti e comportamenti di stampo chiaramente fascista da parte di formazioni della estrema destra.
Ad ulteriore precisazione riporto di seguito il testo della delibera di indirizzo della Giunta comunale n. 164 del 15/05/2018 “applicativa” della delibera n. 125 del 30/11/2017 del Consiglio comunale.
Oggetto: Linee di indirizzo in merito all’adesione ai valori dell’antifascismo da parte dei soggetti che richiedono la concessione di suolo pubblico, spazi e sale di proprietà comunale.
La Costituzione della Repubblica Italiana ha le sue fondamenta nei valori di libertà, di democrazia, di eguaglianza, di pace, di giustizia sociale, di rispetto di ogni diritto umano aldilà di ogni diversità; valori strenuamente propugnati dalla Resistenza Antifascista in 20 anni di dura opposizione democratica all’involuzione etico-morale, politica, culturale, sociale della dittatura e nei 20 mesi della lotta armata al nazifascismo, fino alla completa Liberazione del nostro Paese.
Considerato che i valori della nostra Carta Costituzionale corrispondono quindi ai valori dell’Antifascismo e che il riconoscersi in questi valori significa “condividere” la storia democratica del nostro Paese condannando senza appello i soprusi, la violenza e le prevaricazioni del fascismo, ad esempio gli assassinii di Giacomo Matteotti, di Don Giovanni Minzoni, di Carlo e Nello Rosselli; le persecuzioni di Piero Gobetti, di Giovanni Amendola, di Antonio Gramsci; le leggi liberticide del 1925-26 e le leggi razziali del 1938, una indelebile macchia di vergogna nella storia del nostro Paese .
Significa altresì condannare, senza mezzi termini o tentativi giustificazionisti, le stragi delle Fosse Ardeatine, di Sant’Anna di Stazzema, di Marzabotto, di Cumiana, di Grugliasco per citarne solo alcune nella lunga scia di orrori perpetrati dai nazisti e dai fascisti, loro complici, della Repubblica Sociale; significa riconoscere il grande sacrificio dei circa 45 mila Partigiani e Soldati caduti nella Lotta di liberazione.
Preso atto che il Consiglio Comunale, con l’approvazione della delibera n. 125 del 30/11/2017, vuole riconoscere questa “storia” impegnando l’Amministrazione ad “adeguare i regolamenti comunali a quanto espresso all’atto di indirizzo, subordinando la concessione di suolo pubblico, spazi e sale di proprietà comunale, a dichiarazione esplicita di rispetto del valori antifascisti sanciti dall’ordinamento repubblicano”.
Dato atto che la modifica dei regolamenti sopra citati appare ridondante considerato che il ripudio dell’ideologia fascista e nazista discendono direttamente dalle norme costituzionali.
L’adozione del presente atto compete alla Giunta comunale ai sensi dell’articolo 48 del T.U. 18 agosto 2000, n. 267 e dell’articolo 9 dello Statuto comunale;
Tutto ciò premesso, si propone che la Giunta comunale

D E L I B E R I

di dare mandato agli uffici competenti affinché dispongano che tutti coloro che presentano istanza per la concessione del suolo pubblico o per l’utilizzo di spazi e sale di proprietà comunale dichiarino preventivamente di riconoscersi nei principi della Costituzione italiana, di ripudiare il fascismo e il nazismo e di aderire ai valori dell’antifascimo secondo il testo allegato alla presente delibera di indirizzo per farne parte integrante.