Lettera al Ministro della Salute Roberto Speranza per la riapertura delle attività commerciali al pubblico

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Il Sindaco di Rivoli Andrea Tragaioli ha inteso sensibilizzare con una lettera il Ministro della Salute Roberto Speranza, al Ministro della Finanza Daniele Franco e al Presidente della Regione Alberto Cirio sulla necessità di riaprire le attività economiche della Città di Rivoli nel continuo rispetto di tutte le norme e procedure di prevenzione sanitaria.

 

OGGETTO: Riapertura aree mercatali ed esercizi commerciali di vicinato

Gentilissimo Ministro,


pur consapevoli della grave emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da COVID 19, del perdurare della stessa e della complessità della sua gestione, non possiamo non considerare le forti preoccupazioni per il futuro del comparto del commercio ambulante e del commercio di vicinato.

Il recente DPCM prevede la presenza sulle aree mercatali dei soli generi alimentari, florovivaistici e agricoli, limitando conseguentemente l’attività degli operatori del settore extra-alimentare e facendo venir meno quel ruolo cardine che da sempre ha il commercio di prossimità nei mercati rionali, sia per la sua funzione sociale ma ancor più occupazionale.

A questa categoria si affiancano, poi, tutti i piccoli commercianti di vicinato ormai chiusi da mesi e che quotidianamente si rivolgono a noi amministratori in cerca di sostegno e di soluzioni che, nonostante gli sforzi messi in campo, al momento non risultano sufficienti a far fronte ad esigenze sempre più crescenti e legittimate.


Chiediamo pertanto
di valutare, nel continuo rispetto di tutte le norme e procedure di prevenzione sanitaria, la graduale riapertura delle suddette attività economiche al fine di evitare oltre alla nefasta perdita di reddito per molti operatori e per le loro famiglie, la scomparsa di risorse importanti del nostro territorio e la fine di un servizio essenziale per la nostra comunità.

Cordialmente.

 

IL SINDACO

 Dott. Andrea Tragaioli

L’ASSESSORE con delega

INDUSTRIA, COMMERCIO, ARTIGIANATO, LAVORO

Dott. Paolo DABBENE

Lettera