Restauro della lapide “Il Miracolo della Madonna della Stella”

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RESTAURO DELLA LAPIDE “IL MIRACOLO DELLA MADONNA DELLA STELLA” 

Nel mese di aprile 2021 è stato ultimato il restauro della lapide di Via al Castello 18, posta nel 1949 in occasione dei festeggiamenti per il cinquantenario del 1899 dell’Incoronazione della Madonna della Stella (patrona della Città di Rivoli). 
Si narra che nei pressi della lapide, ed in particolare nei giardini dell’antica Villa Fiorito, a fianco dell’antico campanile della Collegiata Alta, nel 1200 un contadino, colto da un bagliore di luce miracoloso, scavò trovando una statua lignea della Madonna col suo bambino in stile Bizantino. 
Settantuno anni dopo, la targa era illeggibile. Necessitava pertanto di un recupero urgente. La lapide, posta a 4 metri di altezza sul muro esterno della villa, non è mai stata visibile e di conseguenza non ha mai avuto la visibilità di cui necessitava, seppur caratterizzante sia da un punto storico che religioso. 
Il Comitato di Quartiere Centro Storico San Martino di Rivoli, ad un tratto, decise di coinvolgere altre associazioni di Rivoli ed alcuni privati allo scopo di promuoverne il restauro. Insieme all’Associazione culturale L’Obelisco di Rivoli, lo scorso agosto, il comitato ha approvato una sottoscrizione pubblica per restaurare la lapide. 
Il comitato di quartiere ha provveduto, dal punto di vista organizzativo ed economico, a coinvolgere alcuni sponsor. Prontamente hanno aderito all’iniziativa Lions Club Rivoli Host, Lions Club Rivoli Castello, Associazione Abbadia della Croce Dorata, l’APT – Associazione promozione turistica Pro Loco di Rivoli. 
La pandemia ha, purtroppo, rallentato i lavori di restauro. Pur nonostante siano decorsi settant’anni, le lapidi, poste su una pubblica via, rappresentano oggi un patrimonio storico nazionale, sotto la tutela della Sovrintendenza. 

Il Presidente del comitato centro storico San Martino, Rinaldo Bellato, ha svolto una serie ricerche nell’archivio storico del Comune di Rivoli, della Curia Arcivescovile di Torino, nell’archivio della Parrocchia della Stella. È nata dunque, anche grazie alla collaborazione di alcuni collezionisti di Rivoli, l’idea di raccogliere alcuni documenti relativi al restauro dell’opera.