Sono un’ottantina i quadri che verranno esposti alla Casa del Conte Verde, dal 19 aprile al 7 maggio per celebrare il centenario della nascita di Rocco Scotellaro, avvenuta nel 1923 a Tricarico. Sono arrivati da tutta l’Italia e dall’estero in risposta al bando emesso dall’Associazione Culturale Lucania Viva.
“L’arte legge la poesia di Rocco Scotellaro” è il titolo della mostra di scritti e dipinti a lui dedicati. Scrittore, poeta e uomo politico, fu anche Sindaco della sua città dal 1946 al 1950. Dietro infondata accusa di irregolarità amministrative, fu arrestato e poi liberato. Tornò a fare politica, ma perse la vita a soli 30 anni. Fece però in tempo a scrivere saggi e poesie. A lui sono intitolati tanti centri culturali, non ultimo quello dell’associazione rivolese Lucania Viva che ha sede in piazza San Rocco.
Ad una quarantina di autori andranno attestati di partecipazione. I primi tre classificati vinceranno una somma di danaro, da 150 a 400 euro.
“Con grande orgoglio, grazie all’Associazione Lucania Viva, – dichiara il Vice Sindaco Laura Adduce – ci immergeremo in un grande viaggio attraverso scritti, dipinti e canti popolari, facendo conoscere a tutti i rivolesi e non, la cultura, la storia e la tradizione di una regione fantastica, la Basilicata.”
All’inaugurazione, mercoledì 19 aprile ore 17,30, saranno presenti:
il Sindaco Andrea Tragaioli, il Vice Sindaco Laura Adduce, il Presidente dell’Associazione Lucania Viva Gino Lavista, il Presidente dell’ANIMI Giampaolo D’Andrea, la scrittrice Bruna Bertolo, la responsabile Servizio Cultura Laura Prunello.
Previsto un reading di poesie e musica a cura di Rocco Ditella, regista ed attore, Luigi Cavuoto, Mimma Ditella, Claudia Calabrese, Guido Tonini Bossi, con accompagnamento musicale di Gigi Giancursi.
In ricordo di Scotellaro seguiranno altri eventi musicali presso il Teatro San Martino, via San Martino 3 – Rivoli:
- sabato 22 aprile alle ore 20,30 Le tradizioni popolari di Tricarico con e di Antonio Guastamacchia.
- sabato 29 aprile alle ore 20,30 Lamentazioni della civiltà contadina un’esibizione del White Gospel Group.