Descrizione
Il Cimitero di Rivoli, come il 95% dei cimiteri in Italia, è tutelato dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. A partire dal nucleo costituito dal “Campo Primitivo” (1832) e dalla prima ampliazione (1905), il complesso cimiteriale di Rivoli è cresciuto secondo una logica addizionale che ha sempre mantenuto evidenti caratteri di omogeneità planimetrica, assumendo quali elementi ordinatori delle aree di ampliamento assi portanti e orientamenti del nucleo originario.
Questa caratteristica, unitamente al valore architettonico-artistico di molte delle tombe di famiglia esistenti (che devono essere tutelate in riferimento alle peculiarità estetiche che le caratterizzano, ma anche in relazione al loro ruolo di “fulcri di pregio” del complesso), costituisce un elemento imprescindibile in termini di tutela e valorizzazione dell’esistente, ovviamente facendo coesistere questa esigenza con quelle legate alla funzionalità presente e futura del cimitero.
Devono essere in questo senso oggetto di particolare attenzione l’area del già citato Campo Primitivo, l’ampliamento verso nord-est del 1905 e quello verso est del 1931; su tali spazi è possibile rilevare non solo l’evidente matrice simmetrica degli impianti, tutti
disegnati su un asse centrale principale e assi secondari trasversali, ma anche una disposizione dei volumi che sottolinea ulteriormente la regolarità e l’equilibrio rigoroso che sono alla base della concezione dell’intero complesso.
Questa “regola compositiva” di matrice quasi urbana è particolarmente evidente nel quadrilatero che costituisce l’ampliamento del 1905, costruito lungo un asse principale orientato sud-ovest / nord-est (a prolungamento di quello del Campo Primitivo) e articolato in “isolati” da una trama viaria perpendicolare, che sull’asse centrale si apre in due “piazzette”.
Gli stessi criteri hanno guidato, anche se con proporzioni spaziali differenti, la crescita della parte sud-orientale del complesso, costruita anch’essa su un asse centrale portante (di nuovo orientato sud-ovest / nord-est) e su una successione di “isolati” speculari, caratterizzati da emergenze singole (la coppia di edicole che quasi a guisa di portale sottolinea l’accesso sud, le coppie di tombe che marcano il baricentro dell’area, e i due gruppi di tombe all’estremità nord) che ribadiscono la regolarità dell’impianto generale.
Le peculiarità fino qui evidenziate costituiscono non solo elementi da salvaguardare, ma devono essere considerate alla stregua di una vera e propria guida per le modalità operative attuali e future; esse rappresentano il “metro ritmico” che ha guidato la costruzione del nucleo principale del complesso cimiteriale, e meritano pertanto di essere “ascoltate”.